Lanciato nella notte californiana il Wi-field Infrared Survey Explorer, l'acronimo è Wise, proprio come il termine inglese che indica il saggio. Si tratta di una sonda-osservatorio che dovrà scannerizzare la volta celeste con una capacità di visione e di penetrazione superiore a tutti gli altri sistemi di osservazione finora utilizzati. Lavora nel campo dell'infrarosso, e per questo trascorrerà i suoi sei mesi di missione in orbita nel freddo estremo degli oltre 200gradi sotto lo zero del suo scafandro criogenico imbottito di idrogeno. In questo modo i rivelatori puntati nell'oscurità saranno sensibili alle più deboli emissioni, persino a quelle di oggetti straordinariamente lontani, o a naturalmente freddi come gli asteroidi che incrociano le orbite planetarie.
Una sfida tecnologica
Scattando un'immagine ogni 11 secondi, Wise coprirà con milioni di scatti la volta celeste mentre orbiterà a circa 500 chilometri dalla Terra. La sua telecamera a infrarossi, rileverà la luce e il calore emessi da centinaia di milioni di oggetti che potrebbero sfuggire ad altri telescopi già in orbita, il più famoso dei quali è Hubble. Per il prof. Tommaso Maccaro, presidente dell'Inaf (Istituto Nazionale di Astrofisica), Wise sarà senza dubbio in grado di svolgere il suo compito di mappatura astrale nell'infrarosso e potrà anche offrire alla scienza quelle "sorprese" che accompagnano l'impiego di strumenti estremamente innovativi. Il lancio del satellite, previsto in un primo tempo per venerdì scorso, aveva dovuto essere posticipato a causa di problemi tecnici al lanciatore Delta II. Il suo predecessore, l'Astronomical satellite, fu lanciato in orbita nel 1983 e ha scoperto sei comete. Ma come spiegano i ricercatori, la tecnologia dall'infrarosso da allora ha fatto passi da gigante e da immagini simili ha quadri impressionisti ha sviluppato le capacità catturare vere e proprie immagini.